27 MAGGIO ORE 18:30
TEATRO VASCELLO
Cosa avviene durante la crescita di un essere umano, come cambiano le opinioni prima e le abitudini poi se conosciamo il mondo anche attraverso le relazioni che instauriamo con gli altri.
Lo spazio ha sempre dei limiti, solo la nostra mente sembra poterli superare e creare uno spazio seppur virtuale infinito, dove legami e incontri sono come elastici necessari a far crescere la nostra mente di bambino.
Così cresciamo e attraverso la conoscenza crediamo di capire sempre di più, approfondire noi stessi guardando il riflesso degli altri, convincendoci di essere quasi arrivati a capire perché noi abbiamo vissuto e siamo stati bambini, adulti e vecchi.
Con la crescita si conquistano alcune certezze che contengono in se una presunzione di verità, dati di fatto che vengono rafforzati anche dal overload comunicativo dei nostri tempi, che mira alla non contraddizione, più che al dubbio.
Anche queste ultime sicurezze crollano quando dentro di noi nasce la domanda “Perché vivo?”.
PAPA’ CHED E’ LA VITA?
E’ un soffio, ‘no starnuto, ‘no sbadiglio.
Na bolla de sapone dilicata
che sospesa nell’aria
cammina cor tempo.
T’aricordi quann’eri piccoletto
co’ quante lagrimone
chiedevi la cannuccia cor sapone?
E che sorisi
quanno la bolla se staccava intera
tra lo sbrilluccichìo de li colori
Ma quanno sur più bello
annava incontro al sole, su, su in cima…
un botto silenzioso
e incominciavi a piagne più de prima.
Che t’ha da dì papà, ched è la vita,
un sogno na parentesi, ‘n incanto?
Te lo vorrebbe dì, ma come faccio
si que la bolla j’assomija tanto!
(P.Follis)